Paolo Perucchini è ancora il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti. Nella sua prima seduta, il Consiglio direttivo della ALG lo ha confermato all’unanimità: 25 voti favorevoli e 3 astenuti (2 gli assenti).
Stampa Democratica ha riproposto Perucchini al vertice del sindacato lombardo alla luce del risultato elettorale del dicembre scorso – che l’ha vista vittoriosa con il 32% dei voti raccolti- e del corposo programma operativo predisposto e messo a fattor comune di tutte le realtà presenti in Direttivo.
La bontà del programma è attestata dalla disponibilità a sostenerlo non solo dagli storici alleati, Nuova Informazione e Impegno Sindacale Unitario, ma questa volta anche da chi, come Movimento Liberi Giornalisti, Senza Bavaglio e Unità Sindacale, finora ha sempre svolto un ruolo di opposizione strumentale.
Nel programma del presidente Perucchini tra le priorità spicca la costituzione di una “srl di servizi” alla quale affidare nuove iniziative a favore dei colleghi: formazione, riqualificazione e promozione professionale; consulenza per la ricerca di finanziamenti all’autoimprenditoria e iniziative di ricollocamento lavorativo.
Centrale resta anche l’attività sanitaria del Poliambulatorio ALG da sostenere e sviluppare con l’ipotizzato raddoppio delle strutture. Mentre da concretizzare al più presto è una partnership per portare l’attività di “patronato” negli uffici della sede ALG di viale Monte Santo.
Sul fronte dell’assistenza ai colleghi, l’impegno è quello di rilanciare i servizi sindacali, previdenziali e legali, mentre diventerà prioritario l’obiettivo di coinvolgere i giovani e freelance anche attraverso il sostegno a chi di loro è impegnato nei nuovi giornalismi. Infine, nel programma ampio spazio è dedicato alla formazione dei quadri sindacali lombardi da realizzarsi con la Scuola dei CdR, alle nuove strategie per rivitalizzare il tesseramento e al rilancio del ruolo socio-culturale del Circolo della Stampa.
A fronte dell’impegno di tutti su questi temi, solo Non Rubateci il Futuro – Giornalisti #Controcorrente ha negato l’appoggio al programma e al presidente: a loro sono da attribuire le tre astensioni e le due assenze, nonché le critiche sulla gestione ALG degli ultimi 4 anni alla quale, per altro, loro stessi hanno contribuito con 3 dei 5 vicepresidenti.
Il momento delicato che sta vivendo il sindacato dei giornalisti non ha eguali: in questa fase è fondamentale un impegno condiviso senza l’imposizione di inutili e strumentali diktat di parte. Questo vale anche per chi, come NRiF-Controcorrente, si è distinta negli ultimi periodi solo per forzature con le quali ha cercato di condizionare le scelte e imporre ruoli sulla base di un disegno che nulla ha a che fare con l’obiettivo di tutelare l’interesse della categoria.
Nelle prossime settimane il Consiglio Direttivo della Lombarda proseguirà i lavori della sua prima riunione (che è stata aggiornata su richiesta della stragrande maggioranza dei consiglieri) con la definizione della nuova giunta.