I giornalisti sono “a fianco della Francia atrocemente colpita” e ” per la libertà di satira e di stampa oltralpe e dovunque nel mondo”: questo, in estrema sintesi, il senso del presidio di solidarietà – con la deposizione di fiori e messaggi – che si è svolto questa mattina a Milano davanti al Consolato francese e al quale hanno preso parte, nel corso delle ore, centinaia di cronisti. Il presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti, Giovanni Negri, ha incontrato il consolo generale francese Olivier Brochet che – ha spiegato il sindacalista – si è detto “colpito e commosso che i ‘cugini’ italiani si siano mostrati così vicini nel dolore per i fatti terroristici al settimanale Charlie Hebdo e per la scia di morti innocenti che ne è seguita”.
Sotto la porta dell’ingresso nella vietta parallela a via Moscova sono state appoggiati fiori, messaggi e volantini con la scritta ‘Je suis Charlie’. Ci sono stati momenti di riflessione e di commozione: i presenti hanno condannato “la vile e barbara violenza del fondamentalismo islamico” e hanno garantito “che la battaglia pacifica per la libertà delle idee non si fermerà”.
“Siamo qui per portare il nostro cordoglio, il nostro dolore, la nostra rabbia: con i fucili hanno cercato di sterminare ‘le matite. Una cosa impressionante. La forma più alta di libertà è la satira”. (ANSA)
Charlie Hebdo: giornalisti con la Francia
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