Fondo Pensione: ecco il programma

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Enrico Castelli

Enrico Castelli

Un bilancio, un programma per il futuro. I sei colleghi candidati per il rinnovo del Consiglio di amministrazione del Fondo complementare dei giornalisti italiani, nella lista che fa riferimento alla maggioranza Fnsi,  illustrano i progetti sui quali è necessario lavorare il prossimo triennio.

Cosa abbiamo fatto
Il triennio trascorso è stato segnato da una fase di grande volatilità dei mercati finanziari. La prima preoccupazione del Consiglio di amministrazione è stata quella di concentrare gli sforzi in una revisione del complesso della gestione delle risorse e, seguendo le indicazioni avanzate dalla Covip, l’organismo di vigilanza, ha meglio precisato la politica di investimento con l’obiettivo di ridurre l’esposizione al rischio delle singole posizioni dei colleghi senza sacrificare i rendimenti e la crescita del capitale accumulato. In che modo abbiamo operato? Istituzione di una Funzione Finanza per seguire in modo più preciso gli investimenti coadiuvata da un advisor per tenere sotto controllo il rischio; scelta di nuovi gestori che hanno iniziato ad operare a febbraio attraverso una maggiore differenziazione degli investimenti in base al comparto di riferimento; razionalizzazione dei comparti con l’eliminazione del “Crescita” che aveva in dotazione di una massa gestita troppo ridotta. Il triennio trascorso è stato caratterizzato anche dall’acuirsi della crisi che ha colpito il mondo dell’editoria. Questa situazione ha avuto un significativo impatto anche sul Fondo complementare sia per il riscatto delle posizioni da parte di un numero crescente di colleghi andati in pensione o in prepensionamento, sia per l’aumento esponenziale di richieste di anticipazioni da parte dei giornalisti ancora in attività. Il saldo è comunque tuttora positivo. Il flusso contributivo pari a circa 61milioni di euro è stato superiore rispetto alle uscite stimabili in circa 23milioni di euro. Tuttavia il Fondo è entrato in una fase che potremmo definire “matura”. Per queste ragioni il Consiglio di amministrazione ha risposto a questa situazione accrescendo anzitutto l’impegno rivolto alla informazione e alla sensibilizzazione dei colleghi sul significato e sull’importanza, soprattutto per i più giovani, della creazione di una solida pensione complementare, quale “seconda gamba” ormai necessaria per sostenere la previdenza dei giornalisti, a fronte di una progressiva diminuzione dell’assegno pensionistico dovuto alle minori retribuzioni e alle riforme del sistema. Il Fondo si è trovato anche a far fronte a un crescente “attacco” da parte di gestori privati che hanno cercato di convincere i giornalisti a trasferire le proprie posizioni su fondi pensione aperti. Attraverso una più forte attività di informazione si è cercato di far comprendere ai colleghi che il Fondo complementare rimane tutt’ora più conveniente rispetto a quelli privati.

Cosa faremo
Il Fondo di previdenza complementare dovrà rafforzare il suo impegno di sensibilizzazione dei colleghi giornalisti sulla necessità di affidare oltre al Tfr una percentuale crescente della propria retribuzione al Fondo complementare. E questo per tre ordini di ragioni principali: la presenza di una quota versata direttamente dagli editori, (che passerà dall’attuale 1% al 1,… a partire dal…..) come previsto dal contratto nazionale di lavoro, che altrimenti andrebbe perduta; la crescita dei rendimenti attesi dal capitale investito e la maggiore trasparenza e possibilità di controllo sulla gestione. Si dovrà anche procedere a una revisione dello Statuto, la cui discussione è già iniziata, per estendere possibilmente la copertura del Fondo anche ai collaboratori coordinati e continuativi, per adeguare le norme statutarie alle indicazioni legislative per quanto riguarda i giornalisti che lavorano nel settore pubblico e per chiarire alcuni aspetti relativi alle procedure di anticipazione e riscatto. E per estendere la copertura anche ai familiari dei giornalisti iscritti. Proseguirà un’attività di monitoraggio e controllo dei gestori finanziari con un progressivo adeguamento e aggiornamento del documento sulla politica di investimento, rispetto al mutare delle condizioni dei mercati finanziari. Nel prossimo triennio si attendono i benefici della nuova politica di investimento e della selezione dei nuovi gestori. Andrà anche progressivamente rafforzata la struttura organizzativa per fornire un supporto più ampio alle richieste dei colleghi.

Come si vota
Per il rinnovo del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei Sindaci del Fondo di previdenza complementare si vota nei giorni 25, 26, 27 e 28 novembre 2015. Hanno diritto di voto tutti i giornalisti che risultano iscritti al Fondo alla data del 31 luglio 2015. Si potrà votare dalle ore 09,00 del 25 novembre alle ore 20,00 del 28 novembre 2015. E’ previsto soltanto il voto elettronico. Per poter votare, ciascun iscritto dovrà “ritirare” il certificato elettorale a partire dalle ore 09,00 del 23 novembre e sino alle ore 18,00 del 28 novembre. Per ottenere il certificato elettorale occorre accedere al sito http://www.fondogiornalisti.it ed entrare nella sezione “voto elettronico”.
Una volta entrati nella pagina elettorale si dovrà digitare il proprio numero di iscrizione al Fondo e il proprio codice fiscale. Il numero di iscrizione personale al Fondo è indicato nella “comunicazione periodica” annuale, che tutti gli iscritti ricevono ogni anno e nella “card” inviata con circolare del 7 ottobre 2015. Tuttavia, chiunque avesse smarrito il numero di iscrizione, può richiederlo esclusivamente dal proprio indirizzo mail scrivendo a elezioni@fondogiornalisti.it ricevendo risposta entro l’orario di ufficio (9-13). Questo indirizzo è già attivo e sarà in funzione sino al 27 novembre 2015. Dopo aver digitato il numero di iscrizione al Fondo ed il codice fiscale, il sistema rilascerà automaticamente il certificato elettorale, che consiste in una password. Mediante la password, si potrà entrare nella “cabina elettorale”, dove si troverà la scheda con l’elenco in ordine alfabetico di tutti i candidati alle cariche di amministratore e di sindaco revisore. Si potranno indicare quattro preferenze per il Consiglio di amministrazione e una sola preferenza per il Collegio dei Sindaci.

Enrico Castelli
Paolo Francesconi
Ignazio Ingrao
Alessia Marani
Maria Silvia Sacchi
Vincenzo Varagona